sabato 3 aprile 2010

Europa 2010: 'Faremo esplodere la fabbrica'!

Sono disposti a tutto, spinti dalla disperazione, anche a far saltare in aria la fabbrica in cui lavorano, gli operai della Sodimatex, a Crepy-en-Valois, al nord di Parigi. Delle bottiglie molotov sono state piazzate intorno ad una cisterna di gas: «Se scoppia, non salterà in aria solo la fabbrica», minacciano.
Sono circa 40 ad essersi barricati da ieri pomeriggio nello stabilimento di Crepy-en-Valois, ad una settantina di chilometri da Parigi. Come altri operai sparsi in tutta la Francia prima di loro, in questa crisi che non sembra voler finire, gli operai di Crepy pretendono un trattamento di licenziamento migliore, 21.000 euro a testa di indennità extra, contro i 15.000 proposti dalla direzione.
La chiusura della fabbrica Sodimatex, del gruppo Treves, che produce moquette per automobili, è stata annunciata un anno fa, nell'aprile 2009. Con essa il licenziamento di 600 persone e la chiusura di un secondo stabilimento, a Ay, sempre vicino a Parigi. Ma da allora gli operai si scontrano col muro della direzione, che non intende cedere sulle indennità.
Gli operai spiegano che il gruppo Trèves ha intascato 55 milioni di euro dallo stato grazie al recente piano di aiuto per la componentistica auto (che faceva parte del pacchetto di sostegno all'auto di 6 miliardi di euro).

Mentre la tensione era in aumento alla Sodimatex, l'Insee (l'Istat francese), ha pubblicato i dati sul reddito dei francesi per il periodo 2004-2007 (cioè prima degli effetti disastrosi della crisi), da cui risulta che i ricchi sono sempre più ricchi e 8 milioni vivono al di sotto della soglia di povertà (con meno di 908 euro al mese, cioè il 60% del reddito medio). Non solo più l'opposizione, ma anche una fetta dei parlamentari di destra chiede oggi a Sarkozy di rinunciare allo scudo fiscale, la principale decisione presa dal presidente, che protegge gli alti redditi, impedendo di pagare più del 50% dei guadagni in tasse. Il reddito medio stagna in Francia, tra il 2003 e il 2006 il 22% della popolazione ha conosciuto almeno un anno di povertà, «sovente transitorio», aggiunge l'Insee. Tra il 10% più ricco, invece, chi ha più di 100 mila euro ha aumentato il reddito del 28%, percentuale che sale a più 70% per chi dispone di più di 500 mila euro.

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