mercoledì 8 agosto 2012

A RISCHIO IL FUTURO DELL'INDUSTRIA ITALIANA

La crisi economica "è molto pesante" e rischia di alimentare tensioni sociali in autunno, secondo il ministro del Welfare Elsa Fornero: "L'autunno non sarà facile, la crisi è molto pesante e METTE A RISCHIO IL FUTURO DELL'INDUSTRIA. Sull'industria possiamo e dobbiamo puntare", ha detto il ministro nel corso di una trasmissione radiofonica.
Ieri Istat ha diffuso i dati sul Pil del secondo trimestre, sceso del 2,5% su base annua, il risultato peggiore dal quarto trimestre del 2009.
Incredibile ma vero, l'ineffabile ministro si rende conto solo ora, dopo oltre 20 anni di ricette turbocapitaliste, globalizzazione coatta e delocalizzazioni criminali, con la 'fuga' di migliaia di piccole, medie e grosse aziende all'estero e relativa chiusura di impianti produttivi sul territorio nazionale (e realtiva perdita di migliaia di posti di lavoro!). E più spesso di quello che si crede, superando la cortina di menzogne create dalla propaganda mondialista, non si tratta di fabbriche in crisi, ma di aziende (spesso di proprietà di multinazionali) che, pur avendo i bilanci in attivo vogliono aumentare i margini di profitto. Naturalmente, a farne le spese sono l'Italia e i lavoratori italiani!
Alla fin fine, passano gli anni ma la questione è e rimane sempre la stessa: la globalizzazione capitalista è un crimine contro i cittadini italiani ed europei, fonte unicamente di disoccupazione, divari crescenti, povertà, macelleria e ingiustizie sociali!
E sarebbe l'ora di cominciare a inserire forti misure per evitare chiusure e delocalizzazioni di impinati produttivi e i conseguenti tagli all’occupazione, a cominciare dall'istituzione di pesanti dazi doganali per i prodotti che vengono dall'estero!

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